IL PERSONAGGIO Parla Maria Fux, la danzatrice che ha fondato questa disciplina
La regina della danzaterapia
“Ballando si impara a guarire”
di Gabriella Gori
La figura è minuta e aggraziata, gli occhi sono grandi e azzurri, il sorriso illumina un volto che non ha età. Maria Fux, ballerina, coreografa, e caposcuola della danzaterapia, è a Firenze al Centro Toscano di Arte e Danza Terapia per un seminario intensivo e un ciclo di incontri.
"La danzaterapia nasce dall'arte, non da uno studio scientifico - spiega l'insegnante argentina - e mira a superare i propri limiti attraverso stimoli come la linea, il colore, la musica e la voce.
La mia metodologia ha alla base la danza intesa come movimento ed una tecnica aperta, che recepisce la creatività del docente e la disponibilità del discente"
Maria ha una scuola a Buenos Aires dove assiste persone di ogni età affette da sindrome di Down, sordità, individui spastici, poliomielitici, con disturbi mentali o semplicemente malati di solitudine. Chiamata alla Sorbona di Parigi per la formazione di danzaterapeuti, la Fux insegna anche a Milano, Torino e Trieste.
"L'interesse per la danzaterapia è iniziato dalla mia professione di ballerina racconta l'artista - e continuo ancora a danzare, nonostante gli anni. Conosco i miei limiti e quindi posso percepire quelli altrui e stimolare al punto da far ballare con gioia anche i disabili. Più che insegnare regalo un'esperienza viva in un dialogo continuo che serve a chiunque, ed è per questo che nelle lezioni i portatori di handicap e i cosiddetti 'sani' sono a stretto contatto".
Negli incontri vengono utilizzati tutti i tipi di musica, popolare, classica, d'opera, contemporanea, rock, jazz, che Maria definisce "la musica del mondo" e gli strumenti prediletti sono l'arpa, la chitarra e il tamburo primitivo.
"L'essenziale è saper scegliere il ritmo giusto - precisa la coreografa - e sviluppare, accanto al lavoro sul corpo, l'aspetto psicologico del movimento".
Lo studio toscano di danzaterapia si trova presso il Centro Danza e Movimento di Lilia Bertelli, e ha al suo interno una scuola di formazione per operatori secondo il metodo "Maria Fux". La scuola ha scansioni quadriennali e forma, con periodi di tirocinio in strutture apposite, operatori diplomati che esercitano in enti pubblici e privati nei settori sociali, riabilitativo e sanitario.
"Le persone che seguono i corsi cambiano e in meglio - conclude la docente - perché il lavoro viene fatto sul recupero della parte sana dell'individuo per scoprire, attraverso il movimento e la musica, le inaspettate risorse che esistono in ognuno di noi".