Il progetto di recupero è ludico-motorio, sviluppato in “unità didattiche” che saranno adattate al
fine di poter coinvolgere qualsiasi sia la condizione della persona. Nella programmazione, la
metodologia prevede una rieducazione globale che interessi tutta la persona: corpo, mente e psiche
(motivazione). Deve mobilizzare le articolazioni, rinforzare i muscoli e attivare il più possibile le aree
cerebrali, per realizzare con la volontà i gesti la cui automaticità è compromessa.
Lo strumento è strutturato in 4 moduli con contenuti componibili al primo accesso l’operatore
specializzato o la persona stessa o il caregiver nelle successive volte, eseguono li esercizi che si
susseguono con difficoltà crescente.
Ogni modulo presenta degli steps crescenti che seguono l’aumento delle competenze da parte del
paziente. Gli Operatori debitamente formati (o il caregiver o la persona stessa) e dopo la prima
valutazione dell’Infermiere/Coordinatore, aiutano la persona nella conduzione degli esercizi e
valutano il miglioramento e il passaggio successivo. Il caregiver viene istruito al mantenimento dei
successi ottenuti. Al raggiungimento dell’ultimo steps viene somministrata la scheda con il modulo
successivo. Il completamento dei 4 moduli determina un recupero e un mantenimento della forma
fisica che consente la socialità, l’autonomia nelle cure igieniche, l’autonomia nell’alimentazione, nel
raggiungimento dei servizi e soprattutto una buona qualità di vita.
Lo strumento consente un percorso valutato da esperti e portato avanti dal caregiver o
dall’assistente famigliare (e dall’utente stesso) che non necessita d’istruzioni professionali o
particolarmente tecniche le cui azioni sono sicure.
Il caregiver o l’utente vengono così supportati all’inizio e poi, con un percorso sostenuto dagli
operatori formati possono divenire autonomi fino a richiedere le supervisioni solo quando ne
sentono
Comments